Adu Vda ha presentato oggi alla cittadinanza una proposta di legge regionale che mira ad implementare il cosiddetto Workers BuyOut(WBO), ovvero il processo di salvataggio di imprese fallite o a rischio di chiusura, da parte degli stessi lavoratori e lavoratrici che, costituitisi in cooperativa, possono acquisirne la proprietà investendo le indennità loro spettanti nel capitale sociale delle cosiddette imprese recuperate. Una possibilità prevista a partire dalla legge nazionale Marcora 49/1985, attiva dal 1985 e poi più volte aggiornata e rafforzata: grazie ai fondi messi a disposizione negli anni, oltre 10mila lavoratrici e lavoratori hanno potuto garantire la continuità produttiva delle loro imprese, garantendo la salvaguardia dei livelli occupazionali e impedendo la desertificazione produttiva e sociale delle loro comunità.
La proposta di Adu Vda prevede due strumenti di sostegno. Il primo è un Fondo di rotazione per il recupero d’impresa, volto ad agevolare la formazione del capitale sociale e il passaggio di proprietà delle imprese recuperate. Il secondo è un finanziamento a tasso agevolato destinato agli investimenti nelle imprese oggetto di recupero e di quelle in attività (oltre che di quelle che gestiscono attività confiscate alla criminalità organizzata).
Inoltre la proposta di legge prevede uno Sportello regionale per il sostegno tecnico e operativo ai lavoratori e alle lavoratrici che volessero intraprendere la sfida del recupero d’impresa, oltre a due Convenzioni: una con gli enti accreditati e una con i sindacati e le centrali cooperative, per rafforzare e monitorare gli strumenti regionali dedicati ai WBO.
Questa proposta di legge è uno strumento che Adu Vda consegna al dibattito pubblico e a quello politico. L’ipotesi WBO potrebbe rappresentare una valida opzione per fronteggiare la crisi di lungo periodo che l’economia valdostana sta vivendo, profondamente aggravata dalla pandemia.