Ambiente Diritti Uguaglianza

Stop allo sci: Adu è vicina agli operatori del settore

Lascia perplessi la scelta del governo di fermare, a poche ore dalla tanto attesa partenza, lo sci di discesa. 

Le stazioni sciistiche erano in fermento e, nonostante le difficoltà e le incertezze legate all’impossibilità di spostamento tra regioni, stavano affrontando gli ultimi test per inaugurare una stagione mai iniziata. Ristoranti e bar sulle piste e nelle località turistiche, duramente colpiti dalla pandemia, vedevano la possibilità di un po’ di respiro, così come tutto l’indotto e tutti i lavoratori (stagionali e non), che ruotano attorno allo sci.

Adu Vda vuole manifestare la propria vicinanza a tutte queste categorie, sottolineando come ora più che mai sarà necessario il sostegno economico a tutte le aziende, liberi professionisti e lavoratori coinvolti. Un sostegno economico che sia coerente con quanto realmente perso a causa della mancata apertura di questi mesi e che abbia tempistiche certe.

Siamo fermamente convinti che il rispetto delle norme sanitarie sia necessario e anzi indispensabile, ma lo è altrettanto quello per chi vive di turismo. Rinviare ulteriormente l’apertura al 5 marzo ha l’aria di una beffa e nessuno è più in grado di accettare simili trattamenti, in particolare considerando gli enormi sacrifici che la stragrande maggioranza dei cittadini ha già compiuto. 

La scarsa programmazione e trasparenza delle scelte politiche va a ledere ancora una volta i cittadini e, come accaduto a livello locale con il Palaindoor, il conto da pagare sembra essere davvero troppo salato.

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