Ambiente Diritti Uguaglianza

Approvazione, con 34 voti su 35, della vergognosa mozione proposta dalla Lega

Riportiamo il comunicato stampa mandato in occasione dell’approvazione, con 34 voti su 35, della vergognosa mozione proposta dalla Lega per togliere la casa popolare a chi commette reati e a chi “ha comportamenti socialmente pericolosi”. Premesso che una legge per la prima parte c’è già e quindi hanno votato il nulla (come spesso accade), fa specie che da più parti, e soprattutto dall’assessorato competente, si rincorra, anche nel linguaggio, la Lega. Con buona pace della riabilitazione dei condannati e della responsabilità penale che è personale.

Il CS: 
Solo ADU, in direzione ostinata e contraria, non confonde la legge con la Giustizia.

Una società progressista, rispettosa della persona, dovrebbe applicare il principio della responsabilità personale e tendere all’integrazione, anche attraverso la non esclusione di chi sbaglia.

Nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, si è avuta purtroppo la dimostrazione di quanto il virus leghista abbia contaminato la Valle d’Aosta.

La mozione proposta dalla Lega mira, infatti, a privare della casa popolare chi utilizza l’abitazione per attività penalmente rilevanti o comunque assume comportamenti socialmente pericolosi. L’aspetto più grave della vicenda è che per il comportamento di un componente del nucleo familiare, si butterebbero in strada anche i familiari, creando nuovi casi sociali e situazioni di potenziale degrado e allarme sociale.

Anche chi venisse condannato, se venisse privato del domicilio rischierebbe di non poter usufruire delle misure alternative al carcere.

Il provvedimento è odioso, superfluo perchè una legge in tal senso c’è già, probabilmente illegittimo – molte legislazioni regionali non prevedono tale misura – e come molte delle “grida” leghiste inutile, se non per il rafforzamento del proprio messaggio politico di odio e di esclusione del più debole.

La casa è uno strumento di integrazione, non un premio, né tanto meno può essere oggetto di una punizione collettiva.

Solo ADU ha sostenuta questa posizione, coerente con i principi costituzionali di reinserimento del condannato e di riconoscimento del diritto all’abitazione, le altre forze politiche sono andate al traino della Lega che anche dall’opposizione pare mantenere il controllo politico, e quindi la responsabilità, delle sciagurate scelte del Consiglio Valle.

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