Ambiente Diritti Uguaglianza

La pernice bianca e la lepre variabile sono salve!


Durante la nostra presenza in Consiglio regionale, pur restando all’opposizione, abbiamo ottenuto risultati importanti, ad esempio l’ampliamento del Convitto regionale o la legge sulla ludopatia.

La tutela della pernice bianca e della lepre variabile è stata, però, una delle nostre vittorie più simboliche. Sia perché frutto di confronto con l’associazionismo, che da anni portava avanti questa richiesta, sia perché riguarda animali a rischio di estinzione, proprio a causa del “Climate change”.

Non solo, questo provvedimento rivendica un principio per noi fondamentale: la natura è un bene comune e non una proprietà di chi si ritrova – spesso solo per caso – a vivere questi territori; in questo senso – e vale anche per “Cime Bianche” – l’autonomismo dovrebbe essere responsabilità nel gestire e riconsegnare, pressoché integro, il patrimonio naturale a chi verrà dopo di noi e non l’arrogante rivendicazione di chi pensa di essere padrone/maitre chez soi. 

Siamo, quindi, felici e soddisfatti che il TAR Valle d’Aosta abbia confermato la legittimità delle nostre posizioni, esplicitando un principio utile anche per il futuro: è corretto che la Giunta regionale sospenda la caccia di una specie, “fino a quando non sarà possibile verificare in che modo il suo esercizio sia compatibile con la conservazione della specie”.

Foto: Roberto Andrighetto

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