Il gruppo consigliare Ambiente Diritti Uguaglianza Valle d’Aosta ha presentato una proposta di legge con la quale ridare transitoriamente poteri, in deroga, al Consiglio regionale irrimediabilmente sciolto, in modo da poter fronteggiare con efficacia lo stato di emergenza legato alla diffusione del Covid-19.
Il Consiglio regionale della Valle d’Aosta è irrimediabilmente sciolto e non c’è stato di emergenza che gli possa automaticamente ridare quella funzionalità ora tuttavia necessaria e urgente.
Adu VdA deposita quindi una proposta di legge che consta di un solo articolo con due commi fondamentali: essi pongono al centro, in primis, la necessità di gestire la crisi estendendo l’indifferibilità e l’urgenza degli atti da approvare, senza tuttavia esagerare con le “deroghe” alla normativa attuale.
In secundis, rispettano la centralità del Consiglio regionale secondo i principi statutari.
Non si tratta, dunque, di “far rivivere” i pieni poteri dei due organi politici e amministrativi, ma di stabilire una disciplina transitoria che, considerata l’eccezionalità e la gravità della situazione, consenta loro di poter svolgere le funzioni minime per affrontare l’emergenza, ponendo al centro l’assemblea legislativa, organo garante della massima democraticità delle scelte.
Questi sono proprio i tempi dell’assemblearismo perché fondamentali si rivelano i contributi di idee e soluzioni da parte di tutti i Consiglieri regionali in quanto rappresentanti di tutti i cittadini, come recita la Costituzione italiana.
Il primo articolo stabilisce il rinvio delle elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale, a causa dello stato di emergenza epidemiologica da COVID-19, dichiarato con delibera del Consiglio dei ministri il 31 gennaio 2020, per una durata di sei mesi dalla data di adozione della delibera stessa, e delle stringenti misure adottate per far fronte agli effetti negativi dell’epidemia.
Le elezioni regionali conseguenti allo scioglimento anticipato del Consiglio regionale, decretato dal Presidente della Regione in data 14 febbraio 2020, sarebbero così rinviate a una data successiva alla cessazione dello stato di emergenza e da fissarsi con decreto del Presidente della Regione entro i novanta giorni seguenti.
Nel frattempo, il Consiglio regionale potrebbe adottare tutti gli atti ritenuti necessari a fronteggiare la crisi, anche autorizzando la nomina di nuovi assessori per lo svolgimento di funzioni che, attualmente, risultano assunte ad interim dal Presidente della Regione: si tratta di consentire al Presidente con funzioni prefettizie di svolgere i suoi già troppo pesanti incarichi e di affrontare la situazione emergenziale con la dovuta efficacia.
Per la medesima finalità, la Giunta regionale e il Presidente possono essere autorizzati, con la stessa legge regionale, ad adottare tutti gli atti, anche non indifferibili e urgenti, ritenuti necessari per affrontare il difficile momento.
Il rinvio delle elezioni al termine dello stato di emergenza permetterebbe di sospendere immediatamente il clima da campagna elettorale, nel momento in cui la comunità valdostana si trova a doversi confrontare con tutt’altro genere di problemi, sanitari ed economici in primis.
Adu VdA ritiene che, soprattutto in questo drammatico momento, la politica debba dimostrarsi capace di elevare il dialogo istituzionale e la collaborazione fra tutti i gruppi.
Questo è il tempo di un urgente patto tra tutte le forze politiche in una comune logica di responsabilità per approvare una legge che, in deroga, offra al Consiglio regionale, transitoriamente, piena operatività: la politica dimostri ora di aver capito quale sia il suo compito di responsabilità, di fronte a una comunità duramente provata che forse ora coglie fino in fondo l’importanza della politica stessa da cui, giustamente, si aspetta risposte precise, concordi ed efficaci.