Ambiente Diritti Uguaglianza

CS Opposti alla Lega e lontani dall’UV.

Crediamo che sia l’ora di finirla con i colpi bassi tra ex alleati. Noi e Rete civica abbiamo sviluppato visioni politiche diverse, ed è per questo che ci siamo divisi. E’ comprensibile che vi siano distanze e critiche reciproche, ma arrivare ad accusare noi di essere collaterali alla Lega ci pare un non senso.

ADU ha sempre sottolineato con le parole e con i fatti la propria netta contrapposizione alla Lega, alla sua cultura e alle sue iniziative politiche. Altrove vediamo invece molta ambiguità. Lo dimostra la vicenda del bando affitti: vecchia e nuova maggioranza, con la nostra unica opposizione, hanno portato avanti il bando, senza modificare le clausole discriminatorie in esso inserite dai leghisti.

Questo dimostra che non basta la divisa con su scritto “maggioranza” per diventare davvero alternativi alla lega, oggi all’opposizione. Non è importante CON CHI voti, ma CHE COSA voti. Servono decisioni coraggiose, serve una svolta culturale e politica che, purtroppo, non è stata ritenuta una priorità quando si è trattato di far nascere il Governo Fosson.

Amici di Rete civica, fatevi promotori di questa svolta, convincete la vostra maggioranza a portare in Consiglio queste decisioni e troverete il nostro pieno e incondizionato appoggio. In caso contrario, continuerete a tenere in piedi un’alternativa che alternativa non è. Puntare il dito contro chi, più pessimista di voi, lo aveva previsto non servirà a cambiare le cose.
Quanto alla proposta di legge elettorale maggioritaria e presidenzialista, confermiamo la nostra opposizione: non abbiamo la “gustenostalgia” dell’uomo solo al comando, soprattutto se svolge anche le funzioni di prefetto e se questa pulsione, come spiega l’ISTAT, sta contagiando l’intero paese.

In Valle d’Aosta, la stabilità del potere di questi ultimi decenni ha creato rendite di posizione, clientele, corruzione, infiltrazioni mafiose, devastazioni ambientali e disuguaglianza sociale. Non servono maggioranze artificiali blindate, ma nuove culture politiche e ricambio, anche generazionale, della rappresentanza politica.

Per il resto, evitiamo polemiche che, nulla avendo a che fare con le proposte politiche, hanno stancato gli elettori. E lasciate che l’opposizione faccia l’opposizione….

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