Ambiente Diritti Uguaglianza

Dimenticato l’Osservatorio per la legalità del Comune di Aosta

“Gli uomini passano, le idee restano. Restano le loro tensioni morali e continueranno a camminare sulle gambe di altri uomini.” Giovanni Falcone

La passata consiliatura del Comune di Aosta ha licenziato alcuni atti importanti: uno di questi, di forte portata sia simbolica che pratica – per come e quando è stato istituito – è l’“Osservatorio permanente comunale per la legalità e la lotta alla criminalità organizzata”.

Visti gli sforzi fatti per istituirlo a metà 2019, dopo un anno e mezzo di infinite sedute di commissione, audizioni, scritture, modifiche, litigi (come è normale che accada in democrazia), arresti, commissioni antimafia, e il rischio di scioglimento del Comune per infiltrazioni mafiose, ci chiediamo come mai non sia stato ricostituito, a ormai otto mesi dall’insediamento del nuovo Consiglio comunale. Lo chiediamo soprattutto ai tre superstiti della precedente consiliatura: la vicesindaca Borre, l’assessore Sartore e il consigliere Crea, che a suo tempo hanno lavorato alla sua costituzione (la prima e l’ultimo come vicepresidente e presidente della IV commissione, che ha redatto il regolamento).

Sappiamo che in piazza Deffeyes stanno procedendo i lavori per la costituzione dell’osservatorio regionale (in Regione se ne parla da almeno un decennio senza aver mai concluso nulla), ma non vorremmo che l’entusiasmo di avere finalmente (almeno sulla carta) una maggioranza concretamente disposta a lavorarci abbia fatto dimenticare ciò che già c’è.

Adu Vda fa un appello perché sia subito ricostituito l’Osservatorio comunale, almeno sino a che quello regionale non sarà effettivamente operativo e avrà dimostrato di poterlo inglobare efficacemente. Non bastano commemorazioni e severi moniti alle legalità. Uno strumento concreto esiste e chiediamo che venga usato.

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